Sentieri e Luoghi
E’ stato il tema dominante nei miei primi lavori. Ho sempre preferito i piccoli sentieri alle grandi strade. Sono silenziosi, permettono allo sguardo di abbracciare tutto ciò che si incontra, sono evocativi. Nell’infanzia trascorrevo le vacanze estive in Umbria, ad Orvieto, dove risiedeva parte della famiglia materna. E’ vero che il verde mi avvolgeva ma ero più interessato alla terra, al fango, alle pozzanghere. L’albero e non gli alberi.Per un decennio ho firmato i quadri con il cognome di mia madre, Brucchioni. L’argilla in polvere è la materia prima che compare nelle opere su tela e carta. E’ calda e trasparente, permette alla luce di indugiare e riflettersi. Insieme a lei, ho utilizzato colori ad olio, a colla, tempere, inchiostri insieme a stoffa, stoppa, cartone ondulato. Alcuni quadri sono concavi, avendo incollato la tela su un supporto retrostante il telaio. Tale procedimento mi ha permesso di manipolare la tela ottenendo pieghe, grinzosità, concrezioni direttamente con la tela senza ricorrere ad impasti che avrebbero appesantito l’immagine.
This was the dominant theme of my first works. I have always preferred little paths to wide roads. They have the quality of silence, and they allow our eyes to embrace everything that they meet: they are evocative. As a child I used to spend my summers in Orvieto, Umbria, where some of my mother’s family was from. Although I was surrounded by the green of the hills, I was more interested in the earth, the mud, the puddles. I looked at a tree rather than trees. For about ten years I signed my paintings with my mother’s surname, Brucchioni. Powdered clay is the base element that appears in my works on canvas and paper. It is warm and transparent, allowing light to linger and be reflected. Along with clay, I used oils, PVA-based paint, temperas, inks together with fabric, oakum, cardboard. Some paintings are concave because the canvas has been glued onto a support behind the frame. This procedure has allowed me to manipulate the canvas so that I can create folds, wrinkles and concretions directly onto the canvas without having to make use of pastes which would weigh the whole image down.
Sentieri e Luoghi
E’ stato il tema dominante nei miei primi lavori. Ho sempre preferito i piccoli sentieri alle grandi strade. Sono silenziosi, permettono allo sguardo di abbracciare tutto ciò che si incontra, sono evocativi.
Nell’infanzia trascorrevo le vacanze estive in Umbria, ad Orvieto, dove risiedeva parte della famiglia materna. E’ vero che il verde mi avvolgeva ma ero più interessato alla terra, al fango, alle pozzanghere. L’albero e non gli alberi. Per un decennio ho firmato i quadri con il cognome di mia madre, Brucchioni.
L’argilla in polvere è la materia prima che compare nelle opere su tela e carta. E’ calda e trasparente, permette alla luce di indugiare e riflettersi.
Insieme a lei, ho utilizzato colori ad olio, a colla, tempere, inchiostri insieme a stoffa, stoppa, cartone ondulato.
Alcuni quadri sono concavi, avendo incollato la tela su un supporto retrostante il telaio. Tale procedimento mi ha permesso di manipolare la tela ottenendo pieghe, grinzosità, concrezioni direttamente con la tela senza ricorrere ad impasti che avrebbero appesantito l’immagine.
This was the dominant theme of my first works. I have always preferred little paths to wide roads. They have the quality of silence, and they allow our eyes to embrace everything that they meet: they are evocative.
As a child I used to spend my summers in Orvieto, Umbria, where some of my mother’s family was from. Although I was surrounded by the green of the hills, I was more interested in the earth, the mud, the puddles. I looked at a tree rather than trees. For about ten years I signed my paintings with my mother’s surname, Brucchioni.
Powdered clay is the base element that appears in my works on canvas and paper. It is warm and transparent, allowing light to linger and be reflected.
Along with clay, I used oils, PVA-based paint, temperas, inks together with fabric, oakum, cardboard.
Some paintings are concave because the canvas has been glued onto a support behind the frame. This procedure has allowed me to manipulate the canvas so that I can create folds, wrinkles and concretions directly onto the canvas without having to make use of pastes which would weigh the whole image down.